ero sul tavolo a cantare farfalle


foto di laura ginapri

Alcune parole sono banali o inutili o sciatte
Così alcuni gesti, azioni e ripetizioni
E non so cambiare
L’agognato cambiamento slitta, scivola, sul bianco
Sul tavolo freddo dei miei intenti

Una bimba col turbante recita e canta e meraviglia
Pretende di elettrizzare la mia mente 
Ero sul tavolo a cantare farfalle
E ora rimango senza braccia e senza più forza

Questo sasso, le corde alle caviglie
Il fango intorno e il respiro di un mare lontano
Che mi chiama, mi attira

Ridevano e sbattevano

Curva come Camille per Auguste 
Nel tempo che non ha amore
Nel luogo che non credo e non cerco

Dove sono?

Alcune parole sfiorano lente
Si allontanano da me
Si posano e lasciano
Le mie mani 

Amo parole che amo parole che danno che vanno per me



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