scaturigini
Scaturigini spagnole
Caffè scà turchi
Scà scà scà
Eccomi qua
Napoletana per un fià
Stanotte non si dorme
Non fare il quaquaraquà
Musica andante
Risate atomiche
Notturno senza speranza
di riposo
In su e in giù
Mi farò largo
Nel popolo vociante
I negozi ricchi
La bella gente
Luccica sul mare luccica
Fracica di comari assorte
Che benedicono anche la morte
Sta canzone stonata
‘Na scollatura sperticata
Di lentiggini solari e pelle raggrinzita
Terra sotto le dita
Odio sotto la terra
Vendetta di malavita
che ogni giorno è guerra
Lo scintillio continuo in superficie
Anche quando ci sembra di affogare
Quella voce lontana che mi chiama
A cui con tanta fatica resisto
Coltivando la pianta e tenendola al sole
provando i sorrisi e alzandomi sul palco
anche di giorno, sapendomi lucciola
e non c’è più teatro
non c’è più parola
se in questo momento
non so che il mio nome
non vedo oltre questa via
e non c’è altro
e sono sola
nella luce e nel tormento
non so come
sono solo mia